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L’identità estetica dell’oggetto di design sostenibile.
L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili assumerà un’importanza non indifferente nel contesto energetico futuro. La produzione di energia partendo da biomasse di origine vegetale diventerà indubbiamente una notevole opportunità di reddito per il mondo agricolo. La materia organica vegetale è prodotta per effetto del processo di fotosintesi clorofilliana, che grazie all’apporto dell’energia del sole consente di trasformare semplici elementi minerali in complesse molecole organiche. La biomassa vegetale assorbe CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica) dall’atmosfera durante la crescita e la restituisce durante la combustione. Il bilancio della CO2 di questi processi è pertanto nullo, e quindi non contribuisce all’effetto serra. Per questo motivo l’energia prodotta da fonti vegetali diventerà una porzione significativa del totale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’Italia si è impegnata a contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera (-6.5% di emissioni nel 2012 rispetto a quelle del 1990) firmando il noto accordo di Kyoto. In questo contesto la produzione di energia da colture dedicate assume un ruolo strategico. In questa nostra intervista potete individuare il segno di Lorenzo Corneli che oltre ad essere architetto e designer ha potuto trovare nell’arte il senso più alto della sua indagine interiore a difesa del pianeta e della sua creatività. Attraverso la produzione di biocamini prodotti certificati made in Italy ecocompatibili pensati, disegnati, studiati e brevettati dal noto designer.

In rete potete avere una ampia gamma di camini al bioetanolo, ma UNO SOLO è il brand di grandissimo valore artigianale:
CORNELI HOT DESIGN
Un oggetto di valore è per sempre. Diffidate dalle imitazioni.
PRODOTTO BREVETTATO – Hot Design Innovation: gli originali.
Di fronte ai più famosi designers italiani da Giugiaro a Pininfarina riconosciuti a livello mondiale oggi con noi abbiamo un grande protagonista del genio italiano le cui proposte sono al pari a Giugiaro e Pininfarina. Un giorno, Lorenzo Corneli, designer marchigiano dedito all’arte e alla cultura, tra i suoi numerosi viaggi e spostamenti ha percepito la necessità di poter avere sempre con sé il suo camino. Nasce così l’idea del “fuoco in valigia”, pratico e agile da trasportare ovunque si voglia. Progettato dallo stesso Corneli, fondatore della “Innovation Hot Design International” di Porto Recanati (Macerata), Grado è il biocamino totalmente “made in Italy” realizzato a mano con particolarissime argille di qualità, cotte a temperature elevate (oltre i 1.200 gradi centigradi) e declinato in differenti modelli e finiture – dai colori tenui o incisivi, rifiniti nel minimo dettaglio per riflettere le personalità dei committenti e per porle in relazione con le loro nuove abitazioni. I biocamini “Grado” di Corneli, sviluppati, creati in Italia e distribuiti sul mercato nazionale e internazionale, sono alimentati ad alcool biologico vegetale, senza fuliggine da combustione, senza canne fumarie, spostabili in qualsiasi ambiente per riscaldare, profumare e combattere ogni tipo di insetto anche in spazi aperti, e soprattutto senza inquinare. Altra nota di merito, l’impiego di porpore a sola base d’acqua. Appare quanto mai evidente come Corneli, attraverso questo MANUFATTO ORAMAI DIVENUTO DI CULTO, risponda all’urgenza di sostenibilità ambientale ed all’essenza del conforto trasformato in un oggetto di design unico: un gioiello di modernità che infonde calore nel cuore della tua abitazione. Perfetto per le cene sotto le stelle o come punto luce nella tranquillità del tuo salotto. Il combustibile utilizzato è alcool biologico vegetale, in aggiunta il Designer ha sviluppato per l’esterno casa con estratti di oli essenziali piante antisettiche naturali consentire il miglior comfort anche in spazi aperti – verande, giardini attici, lastricati ecc. ecc. e goderti le serate senza i fastidiosi insetti mentre per l’interno, oli per aromaterapia. Gli utilizzi sono davvero molteplici – non solo dunque come oggetto irradiante e resistente – idem per la destinazione d’uso viste le variabili – in termini di modelli ed altezze -proporzioni che ben si adattano sia ad abitazioni private che a locali pubblici – nel 2016 è giunto perfino nelle tendopoli di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno), dopo il terribile sisma, per proteggere dal freddo e dare conforto agli sfollati -. La base creativa è nelle Marche e precisamente a Porto Recanati in riviera del Conero oltre all’outlet di Filottrano (Ancona). I laboratori coinvolti per la realizzazione di ogni articolo, pezzi davvero preziosi, sono sparsi lungo la penisola e i principali rivenditori e concessionari si trovano nella capitale, a Varese, Brescia, Bergamo, Verona, Desenzano del Garda (Brescia), Trento, Bolzano, Udine, Gorizia, Pavia, Belluno, Manfredonia (Foggia) ed infine in Abruzzo a Chieti, Lanciano, Pescara. Innumerevoli anche i concessionari in Europa: in Francia – Costa Azzurra – Germania, Austria. A breve sarà possibile ammirare le sue opere d’arte anche attraverso il nuovo e-commerce – in fase di ultimazione – dove sarà possibile effettuare gli acquisti anche comodamente da casa. Ciò non toglie che il brand CORNELI HOT DESIGN potrete trovarlo nelle principali fiere di settore in quanto, per Lorenzo, le relazioni umane sono una ricchezza della quale non si vuole umanamente privare.
Il Biocamino Corneli Hot Design è una dichiarazione di amore per lo spazio che abiti.
A tu per tu con Lorenzo Corneli.
Come ce lo descriveresti il tuo successo Lorenzo?
Il mio successo nasce dalla perseveranza, nell’essere sempre stato concentrato sul progetto. Devo però riconoscere alla mia famiglia il grande merito di essermi stata sempre vicina. Non ce l’avrei fatta senza di loro, senza il loro affetto, senza il loro sostegno. Esistono momenti in cui le parole non bastano a descrivere tutto quello che si prova in termini di affetto e riconoscenza, ciò voglio approfittare di questa occasione per esprimere loro il mio più sincero e sentito “grazie”. Grazie dunque a mio padre e Emilio Corneli – un importante imprenditore nel settore del mobile – che è stato fondamentale ai fini della crescita – prima – e del successo – poi – nonché a mia madre Maria, ma anche ad Elena Sofia ed a Carlo Maria – i miei figli – che mi sono stati sempre accanto. Titti/e fin dall’inizio.
Trovo che sia molto bello il condividere il successo con persone che hanno sempre creduto in te.
Ho voluto ringraziare le persone che amo perché mi sono spesso interrogato su come stiamo vivendo i sentimenti, le emozioni. Noi adulti, la generazione produttiva, viviamo una sorta di eterno presente e siamo schiacciati da un meccanismo che fa sì che tutte le cose importanti della vita passino a volte in secondo piano. Spesso non ci rendiamo conto che nella vita riceviamo molto più di quanto abbiamo dato, ed è soltanto tramite il sentimento di gratitudine che riusciamo a capire quanto siamo fortunati e come la vita, provando riconoscenza, possa arricchirsi di valori positivi. Una sorta di concetto karma, da non sottovalutare, in cui la gratitudine non è solo qualcosa da dare agli altri, ma anche un modo per completare sé stessi. Un aspetto molto importante, soprattutto per fare capire che il l’atto del ringraziare è tutt’altro che formale, ma è sentito come un sentimento che pervade tutto il corpo.
La gratitudine è un valore fondamentale: un sentimento positivo che ci spinge a fidarci e ad affidarci agli altri…
Un concetto chiave da non dimenticare. La gratitudine è meravigliosa, sia per chi ne è destinatario, dal momento che si sente ripagato dello sforzo fatto, ma anche per chi la prova. Esprimerla attraverso pensieri e aforismi sulla gratitudine, è un esercizio personale, che ci ricorda ogni giorno di quanto sia importante fare affidamento sugli altri.
Tuo padre è stato un punto di riferimento nella tua vita professionale Lorenzo?
Mio padre non è solo stato un punto di riferimento nella mia vita professionale; mi ha preso per mano e mi ha mostrato il mondo, stando al mio fianco quando ne avevo bisogno e facendo un passo indietro – pur tenendo lo sguardo vigile su di me – quando io glielo chiedevo. E tutto ciò che so della vita e del mondo lo devo a lui.
Se tu potessi dare ad un giovane un consiglio per “brillare” – inteso come affermazione professionale – che cosa gli diresti?
Di seguire il proprio intuito. La nostra anima, attraverso l’intuito, ci dà suggerimenti continui su quella che è la strada da percorrere. È una sorta di bussola interiore che ti fa muovere in una direzione allineata a chi sei e a ciò che conta per te.
Torniamo al focus dell’intervista ovvero sui tuoi preziosissimi prodotti artigianali: perché un caminetto Corneli Hot Design, Lorenzo?
Perché è un camino Corneli è semplicissimo da usare. Un riscaldamento economico ed ecologico. Un elemento che arreda in modo originale. Ideale per l’appartamento in città ma anche per la casa in campagna. Per rendere più accogliente un ambiente commerciale o pubblico. Per vivere l’emozione del fuoco in qualunque luogo ed in ogni stagione. Il biocamino è la soluzione eco-friendlly ideale per chi sogna un camino, ma non può installare la canna fumaria. Non solo: i nostri prestigiosi camini lavorati a mano si prestano ad una moltitudine di altre funzioni”. Le nostre esclusive creazioni – che orgogliosamente vanto come made “Made in Marche” – ciò a significare quanto la nostra regione ma l’Italia intera sia attenta al valore dell’artigianato – non necessitano di canna fumaria. Non servono impianti, opere murarie e manutenzione e soprattutto sono fiscalmente detraibili. Non servono richieste o permessi per l’utilizzo; possono essere spostati facilmente da un ambiente ad un altro. L’utilizzo è semplicissimo. In particolare l’accensione e lo spegnimento. consentono un riscaldamento veloce dell’ambiente e possono integrare il riscaldamento tradizionale per ottimizzare i consumi. Resa termica elevatissima. Il 90% del combustibile è convertito in calore. Tasso di umidità prodotto dalla combustione ottimale. Non producono ceneri, polveri sottili (PM10), residui, odore e fenomeni allergici. Utilizzano solo combustibile ecologico (alcol etilico denaturato ricavato da vegetali attraverso la fermentazione (in biomassa) – energia rinnovabile – che rispettano (a differenza dei camini a legna) l’uomo e l’ambiente. Progettati e realizzati in Italia secondo le più recenti normative europee. Prodotti di qualità dunque, sicuri e con funzionalità di riscaldamento garantita.
Cosa si forma nella fermentazione?
Dalla scomposizione del glucosio. Infatti, questo tipo di fermentazione produce alcol etilico (etanolo) e anidride carbonica. La fermentazione alcolica per produrre l’alcol è intrapresa da alcuni microrganismi che fanno parte del gruppo dei lieviti, i saccaromiceti (Saccharomyces ellipsoideus). Il bioetanolo porta molti vantaggi in termini di resa, calore, praticità. Si tratta di un combustibile che si presenta sotto forma di alcool liquido e produce calore in modo ecologico e a basso impatto energetico. Per la sua combustione non serve canna fumaria perché non emette fumi, non produce monossido di carbonio, ma solo vapore acqueo (CO2). Un combustibile naturale liquido dunque che, al contrario della legna, non produce cenere o altri residui. Quando il bioetanolo è puro, di origine vegetale puro al 96%, la sua combustione non produce nessun odore. I nostri camini alimentati a alcol etilico denaturato ricavato da vegetali attraverso la fermentazione sono oggetti d’arredo che portano la suggestiva atmosfera del fuoco in tutti i contesti, non solo indoor e outdoor, ma anche in ambienti dove un camino tradizionale non potrebbe essere installato. Non ha bisogno di una presa elettrica, è facile da spostare. I biocamini CORNELI si possono usare anche all’aperto e, grazie al combustibile naturale con essenze naturali che tengono anche lontano gli insetti.
Come sono realizzati i biocamini e perchè sceglierli Lorenzo?
Scegliere un biocamino Corneli significa scegliere una soluzione tecnologica ed elegante al tempo stesso: pezzi unici di tendenza che arredano pensati e creati per essere funzionali, dal grande impatto estetico e glamour. Il camino ad alcol etilico denaturato può sostituire i caminetti tradizionali, anche per il riscaldamento. A differenza della stufa a pellet non si devono stoccare pesanti quantità di prodotto e non serve la corrente elettrica per l’accensione: hanno potenze tali da essere ottimi sistemi di riscaldamento ausiliari… già un biocamino con potenza da 2 a 3 kw è una fonte di calore ottimale per una stanza di una casa. I caminetti a bioetanolo permettono di risparmiare sul riscaldamento generale, posticipando la sua accensione o abbassando la temperatura negli ambienti che non sono usati.
Un oggetto di design dunque, ma non solo.
No. NON SOLO… è anche un oggetto di arredo che con il suo stile dà agli ambienti carattere, originalità e un tocco personale. Al contrario dei caminetti tradizionali, i nostri prodotti – di altissimo artigianato – possono avere tantissime tante utilizzazioni oltre che ad innumerevoli forme e dimensioni. Dal punto di vista della creatività, i nostri camini sono il massimo – nella moltitudine dell’utilizzo -, ma per l’appunto a livello di design attraverso una vasta gamma di forme e colori: dalle forme più tradizionali a quelle moderne per uno stile contemporaneo. Corneli Hot Design propone vari modelli portatili, da tavolo o da pavimento di varie forme e dimensioni. C’è una ampia scelta. Le grandi dimensioni ovviamente hanno una capacità di riscaldamento più ……., i piccoli biocamini da tavolo sono invece perfetti per riscaldare piccoli ambienti e come oggetti di design per un arredo originale… ideali anche come oggetti regalo.

Il biocamino dunque riscalda?
Certo, è una fiamma vera, la potenza in genere varia da 2 a 8 Kw secondo il modello di bruciatore, non avendo canna fumaria il calore non si disperde all’esterno.
Quanti mq. posso riscaldare?
Non è possibile dare una risposta precisa, dipende da troppi fattori e comunque non è adatto come riscaldamento principale, può aumentare in modo considerevole la temperatura in un locale di medie dimensioni.
Si dice che il biocamino può essere pericoloso, è vero?
L’automobile è pericolosa? Dipende da come è costruita e soprattutto da come la si usa; allo stesso modo il biocamino se ben costruito e utilizzato nel modo corretto seguendo le istruzioni fornite non è assolutamente pericoloso.
Non lascia residui dunque?
No. La composizione del bioetanolo di qualità è così pura che non lascia residui e la sua combustione non rilascia ceneri o sostanze tossiche nell’aria. Non ha bisogno di grandi spazi per lo stoccaggio del combustibile.
Fonti di energia rinnovabile: parliamone…
L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili assumerà un’importanza non indifferente nel contesto energetico futuro. La produzione di energia partendo da biomasse di origine vegetale diventerà indubbiamente una notevole opportunità di reddito per il mondo agricolo. La materia organica vegetale è prodotta per effetto del processo di fotosintesi clorofilliana, che grazie all’apporto dell’energia del sole consente di trasformare semplici elementi minerali in complesse molecole organiche. La biomassa vegetale assorbe CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica) dall’atmosfera durante la crescita e la restituisce durante la combustione. Il bilancio della CO2 di questi processi è pertanto nullo, e quindi non contribuisce all’effetto serra. Per questo motivo l’energia prodotta da fonti vegetali diventerà una porzione significativa del totale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. L’Italia si è impegnata a contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera (-6.5% di emissioni nel 2012 rispetto a quelle del 1990) firmando il noto accordo di Kyoto. In questo contesto la produzione di energia da colture dedicate assume un ruolo strategico.
I biocarburanti rappresentano una fonte di energia rinnovabile importantissima ma quale la differenza dai combustibili fossili?
A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e dannosi per l’ambiente, i biocarburanti possono essere prodotti in modo sostenibile utilizzando fonti rinnovabili come biomasse, colture energetiche e rifiuti organici. In un paese con un’importante presenza di foreste e di terreni agricoli come l’Italia, la biomassa di origine vegetale è potenzialmente un’importante risorsa energetica rinnovabile, in grado di diminuire la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e nel contempo ridurre la produzione di CO2. Lo sfruttamento energetico delle biomasse locali può inoltre incrementare la cura e la manutenzione del territorio. La biomassa è considerata una risorsa rinnovabile ed inesauribile, se opportunamente utilizzata. Il recupero energetico delle biomasse residuali appare doppiamente vantaggioso in quanto da un lato riduce la dipendenza dai combustibili fossili mentre dall’altro alleggerisce le problematiche ambientali legate allo smaltimento di tali residui in discarica. Tale recupero consente inoltre di evitare l’ immissione in atmosfera del metano prodotto dai processi naturali di degradazione dei residui stessi.
Cos’è per te il design Lorenzo?
Il design elabora e interpreta la contemporaneità: una citazione che sintetizza quello che ritengo sia l’essenza del design. Il design trova la sua precisa definizione nel dare forma agli oggetti d’uso che accompagnano la vita delle persone in un determinato periodo storico. E come ogni ambito dell’evoluzione dell’uomo (in senso ontologico) il concetto di “design” connesso all’assioma portante “forma-funzione” è costantemente oggetto di elaborazione estetica e funzionale. Questo rispecchiano le mie creazioni. Mi piaceva l’idea di creare un oggetto caldo e rassicurante che assolvesse a diverse funzioni. Il camino CORNELI oltre che come fonte di calore può infatti anche essere utilizzato per l’aromaterapia piuttosto che semplicemente spargere un profumo rasserenante che riempie l’aria ed addirittura come scaldavivande e per servire la fonduta – sorride -. Il buon design è non solo performance ma anche quello che risponde al meglio alla funzione per la quale è stato pensato.
Quanto conta la memoria storica?
Della memoria storica si sono a lungo occupate le istituzioni nazionali. L’Italia si è incaricata di narrarla attraverso monumenti, lapidi, commemorazioni e discorsi, e di promuoverne l’interiorizzazione da parte dei cittadini attraverso le proprie istituzioni educative. Si è trattato prevalentemente di memorie autocelebrative: ricordi di eventi fondativi e di glorie nazionali, ricordi utili a legittimare identità e missioni. Ma la diffusione di memorie storiche nazionali passa anche attraverso il nostro “sapere” acquisito e tramandato da generazione in generazione. La nostra identità è anche questo. Identità le cui basi erano anche territoriali, definite da un confine, ma tutte, all’unisono, rappresentavano – e rappresentano – quello che economicamente fa grande l’Italia nel mondo: il nostro artigianato. Lungo tutta la modernità del resto ogni memoria è stata sfidata dall’incremento incessante e via via accelerato di mutamenti che hanno investito ogni aspetto della vita. La modernità rende purtroppo la discontinuità una regola. Poiché la memoria storica serve la capacità delle persone di orientarsi dentro il tempo, tale incrinatura può destare preoccupazione. Perché si possa elaborare il passato deve essere possibile “narrarlo”. Ciò che la collettività non riconosce resta silente. Tanto a livello individuale quanto a livello collettivo, la memoria è una funzione dell’identità, sia nel senso che è ciò che permette a un soggetto di riconoscersi lo stesso nel corso del tempo, sia nel senso che l’identità è il selettore che fa privilegiare al soggetto certi ricordi piuttosto che altri. Inserire la parola “speranza” – nel nostro discorso può forse sorprendere ma anche le speranze possono essere trasmesse, e chiedono a loro volta una certa elaborazione. Il ricordo di ciò in cui hanno sperato i predecessori può essere per i discendenti fonte di slancio, ma anche materiale su cui riflettere criticamente.
Che cosa auspichi in relazione alla trasmissione delle competenze ed alla valorizzazione del nostro artigianato made in Italy?
La memoria non riguarda soltanto eventi passati, ma anche eventi, azioni, che si devono compiere nel futuro. Quello che auspico è un maggiore impegno, da parte delle Istituzioni regionali e nazionali, nel rendere preziose le competenze dell’intero comparto artigianale. Che si abbia maggiore consapevolezza che sono le eccellenze artigianali a rendere prezioso il made in Italy nel mondo. Se non riusciamo a ridare dignità, e significato, a quello che abbiamo di più prezioso perdiamo la battaglia competitiva all’interno di questa società globale spinta all’omologazione. Disperdere le nostre conoscenze e competenze e non sostenerne, anche economicamente, la trasmissione, significa eliminare quanto più importante possediamo: è l’artigianato, e non l’industria, quello su cui investire risorse. La longevità della piccolissima, piccola e media impresa che produce eccellenza deve essere sostenuta ed invece – purtroppo – noto che da parte di qualsivoglia governo – non ne faccio una questione politica – vi è sempre stata una totale disattenzione nei confronti degli artigiani come produttori di Status e ricchezza per il Paese Italia.
Il rapporto che abbiamo quotidianamente con gli oggetti d’uso è di natura prevalentemente sensoriale: la loro dimensione, la forma, il materiale, il colore, rappresentano tutti elementi linguistici con i quali entriamo in relazione con essi. Tuttavia, la mera sensazione non basta per comprendere la natura dell’oggetto. Entro questa relazione con l’oggetto di design quanto contano le emozioni?
L’emozione che suscita un oggetto è fondamentale, e non solo nel design. Pensiamo a una lampada. Chi compra una lampada solo per illuminare una stanza? Quasi nessuno. La si compra per la sua forma, il suo colore, per i giochi di luce che proietta sulle pareti o per l’atmosfera che crea. Questo vale per tutto. Ogni oggetto che acquistiamo parla di noi, dei nostri gusti, del nostro stile, delle nostre emozioni. Proprio come un’auto, un abito o un cellulare.
Con la diffusione degli oggetti di design all’interno delle nostre case assistiamo alla grande vittoria della funzionalità che assume le sembianze dell’immagine artistica. Ma Come facciamo a distinguere un’opera d’arte da un oggetto di design?
Questa è una domanda molto interessante. E aggiungerei che oggi è anche difficile distinguere un oggetto di design da un oggetto di artigianato ben fatto. Pensiamo ai nostri biocamini. È design? È arte? È artigianato? È design, arte ed artigianato. Ma se torniamo all’idea di design come progetto e non come oggetto, allora tutto diventa più semplice. Un oggetto ben progettato è un oggetto di design, che sia fatto da un artista, da un designer o da un artigiano. L’opera d’arte è comunque sempre un acquisto emozionale. Quando sul mercato il manufatto Corneli Hot Design è paragonato alle opere del grande Alessandro Mendini, è chiaro che stai oltre la soglia del “WOW” – sorride – …. ricordiamo che Alessandro Mendini è il padre di oggetti di design e di opere architettoniche d’importanza storica, oltre che stilistica. Classe 1931, scomparso nel 2019, e laureato in architettura al Politecnico di Milano, è conosciuto in tutto il mondo per il suo approccio postmodernista.
Quale pensiero per il pianeta è presente nella tua progettualità?
Bellezza e sostenibilità. Amo l’ambiente: non progetto e realizzo nulla che non sia eticamente volto al rispetto dell’ecosistema. Il mio rapporto simbiotico con l’ambiente si riflette ovunque: negli incarti, nel cotone per l’accensione – potevo avvalermi di prodotti standard ed invece sono stato pignolo nel mettere la lana vegetale tra l’altro non facile da trovare -. I nostri bruciatori sono in totale sicurezza: quella lampana trattiene il liquido, ovvero non si disperde e dunque non causa incendi. La tenuta stagna, la paletta spegnifuoco … tutte balle – consentitemi il termine poco elegante – l’ossigeno può provocare incendi e dunque bisogna essere molti attenti a che cosa scegliere. I nostri camini non disperdono sostanze infiammabili ed è per questo che sono sicuri.
In che senso?
Nel senso che l’ossigeno è un comburente e pertanto alimenta la combustione. In presenza di sostanze combustibili può spontaneamente, per effetto di un innesco (scintilla, fiamma libera, fonte di accensione) attivare una combustione. Di conseguenza, tutte le sostanze con le quali l’ossigeno viene a contatto devono essere classificate come sostanze compatibili con il prodotto nelle normali condizioni di utilizzo.
Come definiresti il concetto di bellezza
La bellezza nel design è la capacità di raggiungere l’essenziale, arrivando a mostrare l’anima di un oggetto.
Qual è la tua visione dell’abitare contemporaneo?
Ho una visione quasi filosofica, vedo l’abitazione come una parte di sé, un luogo fisico che in realtà è spazio interiore. Questo approccio empatico e volto al ritrovarsi con i luoghi che viviamo, credo possa essere un modo per migliorare il rapporto con essi, spesso fermo ad un livello di pura funzionalità. Le mie creazioni vanno in questa direzione: sono elementi di design rassicuranti e gentili nella loro disponibilità ad adattarsi alle esigenze di ciascuno. In una parola, inclusivi.
Con l’avvento della tecnologia, del Word Wide Web, dei social network, le informazioni viaggiano da un capo all’altro del mondo in pochi secondi, posso tranquillamente vedere su YouTube com’è fatto un prodotto, come funziona, posso partecipare ad eventi on line, webinar e quant’altro. Quali Lorenzo, le motivazioni che ti portano ad essere presente ancora oggi alle fiere di settore? Perché per te è ancora così importante la presenza fisica?
Per 5 validissimi motivi – sorride –. Il contatto fisico, l’approccio faccia a faccia, ancora oggi hanno una valenza estremamente importante: mettere in relazione le persone con potere decisionale risulta quindi fondamentale, gli eventi di settore sono i luoghi dove meglio si creano queste potenti alchimie.
- Il Contatto fisico: meglio una stretta di mano. Sembrerà strano ma l’economia, sebbene si basi oggi sulle tecnologie e sulle transazioni a distanza e senza contatto fisico, è una disciplina molto emozionale così pure lo è il commercio. La dimensione fisica, la visualizzazione del proprio cliente e del proprio fornitore, l’incontro, favorisce i rapporti sociali e di business; agli eventi di settore si è tutti accomunati da un interesse comune, il prodotto o il servizio nelle varie forme in cui mi viene proposto.
- Socializzazione. nell’era di internet trovo sia molto importante il ricercare relazioni umane. Il vis-a-vis è fondamentale per creare contatti e relazioni sociali finalizzate non esclusivamente all’ampliamento del proprio business, ma soprattutto al fine di creare relazioni empatiche con le persone: conoscere da vicino il nostro interlocutore e/o interlocutrice vuol dire anche condividere esperienze di vita. Non dimentichiamo poi un altro aspetto importante: ovvero che nelle fiere è possibile socializzare con le aziende, anche con i concorrenti, procurarsi contatti, acquisire nuove metodologie innovative, far nascere collaborazioni. Gli eventi di settore, in questo senso, cambiano sostanzialmente la finalità di ciò che era in passato ovvero presentare, ma soprattutto vendere, il prodotto in loco. C’è molto di più. Enormemente di più, oserei dire. E’ sterile il solo pensare al business; per me l’avventurarmi nella vita di una persona rappresenta un momento di crescita, anche personale. Non dobbiamo mai sottovalutare il fattore Umano oltre che ovviamente l’aspetto Etico e Morale, in ambito professionale, che devono essere sempre nostri fedelissimi alleati.
- Dalla relazione umana al potenziale cliente: gli eventi di settore consentono alle aziende di mostrare ciò che c’è dietro un prodotto o un servizio, persone, macchinari, idee. Parlare della propria esperienza su un tema comune favorisce la possibilità di creare nuovi generare oltre che contatti, anche forti relazioni commerciali.
- Testare il proprio mercato e verificarne altri. Partecipare ad un evento, nazionale o internazionale che sia, aiuta a capire se ciò che l’azienda propone funziona, allo stesso tempo, ancor prima, è possibile capire se il mercato può essere ricettivo a ciò che si vuole proporre, si può capire se vanno fatte migliorie o un cambio di rotta deciso. Essere presente in contesti fieristici specifici aiuta a verificare le potenzialità della propria azienda.
- Promozione del Brand. Essere presenti fisicamente con il proprio stand, prodotto o servizio, illustrare direttamente ai visitatori le funzionalità, divulgare la propria filosofia, il proprio concept, la propria etica, dimostrare nel pratico la propria professionalità, permette di migliorare notevolmente il valore del brand aziendale agli occhi del pubblico. Ciò da modo di aumentare le possibilità di sviluppare il business aziendale e di aggredire il proprio mercato con efficacia.
Corneli designer si fa portavoce del cambiamento nel mondo.
Grande attenzione e cura sono riservate ad ogni dettaglio; inoltre i materiali utilizzati, come vernici e essenze naturali, sono a basso impatto ambientale così come gli imballi che sono riciclabili al 100% e i combustibili che derivano da vegetali.
Alcuni tra gli ultimi progetti realizzati ideali anche come oggetti regalo.
Foto dei camini con fiamma sono di diversa forma e colori.
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